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70° Anniversario Consorzio ZAI - 23 novembre 2018


Consorzio ZAI di Verona
Una lunga, affascinante storia che guarda sempre al futuro


Il Consorzio ZAI di Verona ha compiuto 70 anni. E ha compiuto tanta strada.
A questo proposito, lo storico Federico Bozzini nel libro “Destini incrociati”, nel quale descrive la nascita e lo sviluppo del modello di sviluppo veneto, ha sottolineato che la ZAI di oggi è il risultato “di una vicenda strategicamente lungimirante e affascinante”.
Sempre fiancheggiato dai tre enti fondatori (Comune, Provincia e Regione), il Consorzio, nato come la prima Zona Agricola Industriale d'Italia, e già questa denominazione che accostava fin dal 1948 l'agricoltura, assoluta protagonista dell'economia veronese, all'industria è la testimonianza della “lungimiranza” evocata da Bozzini, è cresciuto in maniera esponenziale fino ad arrivare oggi a veder riconosciuto il suo interporto Quadrante Europa come il più importante, come “il numero uno” del continente. Un riconoscimento che premia, appunto, “la tanta strada percorsa”.
“A metà degli anni Cinquanta - ricorda il presidente Matteo Gasparato - nel Consorzio furono inserite attività non direttamente legate alla produzione agricola, ma complementari all'interno di un'economia che si andava sempre più diversificando ed evolvendo. Quella fu una scelta felice: negli anni 60 le industrie attive nell'area erano 230, di cui 137 manifatturiere e 61 metallurgiche e meccaniche, oggi sono oltre 600 con più di 20 mila addetti”.
La “strada” più “brillante”, se così si può dire, comunque, l'ha fatta l'interporto Quadrante Europa, che, come dice Gasparato, “non smetterà mai di crescere, perché guarda sempre a domani, al futuro.
Siamo consci di quello che potrà accadere tra qualche anno soprattutto con i potenziamenti infrastrutturali ferroviari, con la conclusione del progetto Alptransit svizzero e con l'apertura del tunnel di base del Brennero e delle tratte di accesso a sud, da Fortezza fino a Verona. A tutto ciò ci stiamo preparando”.
L'interporto, nel 2017, ha fatto il record nel traffico ferroviario con 16.329 treni, di cui 13.542 intermodali, una media di 54 treni al giorno. Secondo Gasparato la partita dello sviluppo futuro si giocherà sull'efficienza dei collegamenti ferroviari: “In quest’ottica, lavoriamo per diventare il gateway dei porti italiani, raccogliendone le merci e distribuendole in tutta Europa, attraverso la fondamentale direttrice del Brennero.
Siamo convinti che un interporto non può pensare di essere semplicemente una singola infrastruttura e occuparsi soltanto di ‘sé stessa’, ma deve ‘pensare’ e operare nella logica di appartenere a un sistema che coinvolge porti, interporti, principali centri di distribuzione e di produzione, assi fondamentali di trasporto in collegamento con i corridoi europei, rete ferroviaria.
Un sistema che deve essere sinergico, se vogliamo puntare allo sviluppo. Questa è la via da percorrere per riuscire a far sì che i nostri scali marittimi escano da un ruolo semplicemente regionale per provare a entrare in mercati finora lontani, ad attrarre nuovi clienti, offrendo servizi efficienti e che guardano lontano”.
L'interporto di Verona, anche con i nuovi progetti che sta portando avanti, con il potenziamento delle infrastrutture, è pienamente impegnato su questa linea.
“Oggi possiamo contare su progetti come ZaiLog - sottolinea Gasparato - che lavora sul nuovo terminal da 750 metri al Quadrante Europa e pensa alla pianificazione della zona dell'innovazione Marangona.
In particolare, Zailog e Rfi nel programma Ultimo Miglio stanno predisponendo un importante intervento per aumentare l'efficienza alla stazione merci dell'interporto. A dimostrazione che il Consorzio Zai non smetterà mai di crescere”.